Attorno al progetto, nell’ottica di recuperare e riqualificare il Monastero del Carmine per lotti funzionali e restituirlo, contestualmente al progredire dei lavori, come bene vivo alla comunità cittadina, sono state aggregate in maniera sartoriale le energie di partner privati, cooperative, associazioni e cittadini attivi che con il loro contributo hanno permesso di fare luce sul Monastero, aprendo la strada ai suoi possibili futuri.
Primo lotto
Il Monastero del Carmine si trova nel cuore del centro storico di Bergamo, sul versante settentrionale di Città Alta. L’edificio è profondamente coinvolto nello sviluppo urbanistico della città e raccoglie in un organismo edilizio compiuto una serie di preesistenze architettoniche sviluppate sin dall’epoca romana.
L’arco temporale della sua edificazione, inizia dalla seconda metà del 1300, vede il periodo di massima attività tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 con la costruzione di gran parte del chiostro, del refettorio, dei locali per i monaci e si conclude di fatto nella seconda metà del 1600 con la realizzazione delle stalle, della sala del Capitolo e della nuova libreria.
Nel 2019 inizia il percorso, conclusosi con celerità ed efficienza a fine 2020, per la realizzazione del primo lotto di interventi rivolto al Teatro Renzo Vescovi, al suo foyer con la Biblioteca Teatrale Eurasiana, ai camerini degli attori e alla sala del Capitolo.
con il supporto di Franco Milella – Fondazione Fitzcarraldo
progetto architettonico | RAM-AA: Arch. Alessandro Tonassi, Ing. Matteo Ranghetti, Arch. Rodolfo Sormani
progetto strutture | Myallonnier Ingegneria Srl
progettazioni specialistiche | ING Srl
imprese esecutrici | Artedil edilizia industriale civile e sportiva Srl, Silvia Baldis Restauri Srl
sponsorizzazione tecnica | Artemide Spa, Vetraria Fratelli Colpani Srl
con la consulenza di BD Studio Srl, Scuola di Fundraising di Roma.
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Secondo lotto
Il corpo di fabbrica settentrionale del Carmine è frutto di una serie di momenti costruttivi che si sono susseguiti e giustapposti nel corso di diversi secoli. All’interno dei suoi ambienti troviamo un repertorio di elementi architettonici, plastici e pittorici di pregio accostati a interventi edilizi di rilievo inferiore. In questo contesto pare prioritario operare per la messa in sicurezza e conservazione degli elementi originali per poi procedere all’inserimento degli impianti e alla realizzazione delle nuove partizioni interne, adoperando il criterio di reversibilità e riducendo al minimo l’impatto sul materiale edilizio esistente.
L’Atelier
È il cuore del “laboratorio”, il luogo di lavoro degli artigiani e degli artisti. Sale prova per gli attori, sartoria, magazzini per ospitare le lavorazioni artigianali degli allestimenti scenografici e le apparecchiature tecniche, guardaroba per i costumi, lavanderia, falegnameria, gli uffici: tutto ciò che si trova “dietro le quinte” ma che è indispensabile alla vita di un teatro.
La maggior parte dei nuovi spazi si innesterà a livello del Chiostro.
Ogni spettacolo realizzato porta con sè un corredo di elementi materiali che vanno meticolosamente archiviati e custoditi in vista delle repliche.
Il Monastero del Carmine offre spazi adeguati alla conservazione e alla manutenzione di questi materiali in particolare il piano direttamente sotto alle sale prova e il piano “ammezzato” che si trova sopra la grande cucina, sembrano particolarmente adatti allo scopo, grazie anche ad uno studio approfondito delle connessioni verticali e orizzontali.
Foresteria d’artista
L’ospitalità è da sempre una caratteristica del Tascabile che nel corso degli anni ha costruito una rete internazionale di collaborazioni. Le attività socio-culturali nel Monastero, saranno agevolate dalla possibilità di ospitare in loco artisti e studiosi. In relazione a questa esigenza nasce il progetto per la foresteria d’artista, dislocata su tre piani. Sei stanze indipendenti, ciascuna con il proprio bagno, per un’ospitalità complessiva di quattordici persone. Una sola grande cucina sarà realizzata alla quota del Chiostro.
Acciaio e Cotone
Acciaio e Cotone è il titolo del progetto biennale per il Monastero del Carmine promosso dal Teatro tascabile di Bergamo insieme ad HG80 impresa sociale e all’associazione Contemporary Locus, composto da diversi interventi che guideranno via via verso una strategia definitiva di recupero del Carmine per restituirlo completamente alla città di Bergamo.
Acciaio e Cotone è composto da diverse azioni ciascuna delle quali può essere concettualmente definita come appartenente o al “cantiere fisico” (opere da costruire e allestimenti da sperimentare) o al “cantiere sociale” (reti da creare, legami da rafforzare) oppure ad entrambi gli ambiti di intervento.
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