CHI SIAMO


Il Teatro tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche è stato fondato nel 1973 da Renzo Vescovi sul modello dei teatri-laboratorio della seconda metà del ‘900 europeo e dei teatri di gruppo, il cui lavoro si svolge su un piano di interazione complessiva dei suoi membri secondo il costume delle botteghe d’arte rinascimentali. I suoi due nomi rispecchiano i due volti del TTB: da una parte gli spettacoli e l’impegno sul territorio bergamasco, dall’altra la pedagogia e la rigorosa ricerca sulle molteplici tecniche dell’arte dell’attore. Il Tascabile è riconosciuto a livello internazionale: 43 le nazioni di 4 continenti che lo hanno invitato nei più importanti festival teatrali.

Dal 1996 ha la sua sede nel Monastero del Carmine (XV sec.) che si trova nel cuore del centro storico di Bergamo, sul versante settentrionale di Città Alta. L’edificio, incantevole e di grande fascino, è profondamente coinvolto nello sviluppo urbanistico della città e raccoglie in un organismo edilizio compiuto una serie di preesistenze architettoniche sviluppate sin dall’epoca romana. Ma per oltre 40 anni, grande parte del Monastero è rimasta in una condizione di triste abbandono.

Nel 2018 Teatro Tascabile e Comune di Bergamo, guidati da Fondazione Fitzcarraldo, avviano il progetto di riqualificazione #tuoCarmine applicando concretamente e per la prima volta in Italia il Partenariato Speciale Pubblico Privato, una nuova possibilità dalla portata potenzialmente “rivoluzionaria” dove realtà culturali, comunità e amministrazioni si uniscono per salvaguardare un bene comune.

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CENNI STORICI

Il Monastero del Carmine si trova nel cuore del centro storico di Bergamo, sul versante settentrionale di Città Alta. L’edificio è profondamente coinvolto nello sviluppo urbanistico della città e raccoglie in un organismo edilizio compiuto una serie di preesistenze architettoniche sviluppate sin dall’epoca romana.
L’ arco temporale della sua edificazione, inizia dalla seconda metà del 1300, vede il periodo di massima attività tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 con la costruzione di gran parte del chiostro, del refettorio, dei locali per i monaci e si conclude di fatto nella seconda metà del 1600 con la realizzazione delle stalle, della sala del Capitolo e della nuova libreria.

Nel 1700 si apre per il monastero un periodo di decadimento e, dopo la sua soppressione in epoca napoleonica, di abbandono. Presto il chiostro e i locali che lo circondano sono attrezzati per ospitare appartamenti in affitto. Nel 1800 il frazionamento tra diversi proprietari e le scarse opere di manutenzione fanno peggiorare sensibilmente la situazione dell’immobile tanto da rendere assai difficile il riconoscimento dei valori documentali ed estetici che lo connotano.
Una rivalutazione del complesso monastico, o quantomeno del suo chiostro, avviene nel 1951 ad opera di Luigi Angelini che descrive il Carmine come da molti anni in triste abbandono e in totale isolamento dalla conoscenza cittadina.
Col tempo la situazione dell’immobile va via peggiorando. Solo in seguito a un crollo e alla dichiarazione di inagibilità del 1954 le autorità ecclesiastiche si risolvono alla cessione gratuita del fabbricato in favore dell’Amministrazione comunale di Bergamo.

Dal 1956 prende avvio un ventennio di lavori di consolidamento statico che, pure ponendo rimedio a gravi dissesti statici, spesso con interventi d’urgenza, con la demolizione di volte e la ricostruzione di solai e coperture, porta alla perdita di alcuni caratteri architettonici originali.

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VISIONE

Il Teatro Tascabile intende gli spazi riqualificati in chiave culturale del Monastero del Carmine, come luoghi di condivisione per la ricerca, la formazione e la produzione artistica, dove possano svilupparsi progetti di pedagogia, seminari, incontri, residenze, spettacoli e prove aperte con gruppi nazionali ed internazionali.
Ambienti a disposizione della città, dove favorire la partecipazione culturale dei cittadini, generando opportunità dentro e fuori il Monastero.
Questi luoghi vengono quindi concepiti per ospitare esperienze diverse e all’apparenza lontane che si possano incontrare in una casa comune, un crocevia dove ognuno possa lasciare la propria esperienza, umana ed artistica, in una prospettiva multidisciplinare (teatro, musica, danza, cinema, arti visuali).

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OBIETTIVI

  1. Contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale “diffuso” del Paese
  2. Offrire alla città una dotazione culturale di respiro nazionale ed internazionale
  3. Consolidare modelli di governance efficaci, aperti, fiduciari e collaborativi tra soggetti pubblici privati in logiche di interesse generale, finalizzati alla sottrazione dall’abbandono dei beni pubblici, e non all’esercizio esclusivo del loro sfruttamento economico
  4. Ampliare l’offerta culturale sviluppando progetti che mettano a frutto le potenzialità dei nuovi spazi
  5. Favorire la partecipazione culturale dei cittadini e incentivare l’afflusso di nuovo pubblico, generando opportunità dentro e fuori il Monastero del Carmine
  6. Mettere a disposizione della città nuovi spazi e servizi: sale per prove e spettacoli, spazi espositivi, foresteria
  7. Offrire una proposta culturale di qualità per un turismo consapevole
  8. Creare nuova occupazione qualificata
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