Nella fase iniziale di ACCIAIO E COTONE si prevede la costruzione di dispositivi temporanei architettonici in due luoghi del Monastero: al piano terra nel magazzino che si affaccia sul chiostro e al piano primo nel luogo dell’affaccio, dove verranno realizzati dei prototipi, chiamati Stanze Provvisionali, che rispondano da subito a due esigenze concrete: la realizzazione del quartier generale dei partner del progetto; l’ospitalità per tutto il comparto artistico ma non solo nella porzione dedicata alla foresteria. A questi si aggiunge un terzo dispositivo temporaneo nel corridoio del campanello, atto a sperimentare una integrazione tra la pesca di beneficenza della Parrocchia e il desk di accoglienza dei flussi del progetto #tuoCarmine, avendo la tendenza a intercettare reciprocamente i target e i flussi valorizzandoli vicendevolmente.

Le stanze provvisionali nascono a pochi metri dal Carmine, dall’input dello scenografo Bruno Collavo che ideò una struttura autonoma e temporanea da alloggiare all’interno del Teatro Sociale di Bergamo quando quest’ultimo era inutilizzabile. Il teatro provisionale permetteva agli spettatori di assistere agli spettacoli in previsione del restauro, avvenuto nei primi anni 2000.

Le stanze provvisionali vorrebbero essere realizzate con il supporto della comunità, degli artisti e dei fornitori locali, come descritto nelle successive azioni.

Tutto il processo ideativo, organizzativo e realizzativo alla base delle stanze provvisionali si rende così un atto performativo e formativo.