Azione mirata al coinvolgimento attivo della cittadinanza su due livelli: individuale, attraverso strumenti differenziati di partecipazione: volontariato, ospitalità di percorsi di messa alla prova o di lavoro socialmente utili in ambito penale, accoglienza di tirocini curricolari, possibile progettazione (da valutare) per il servizio civile universale, per il servizio volontario europeo o per progetti utili alla collettività; collettivo, attraverso un dialogo strutturato e continuativo con il quartiere (anche attraverso la rete di quartiere) e con la città. L’azione è mirata allo sviluppo di forme di partecipazione che possano andare a definire e inserire in un quadro di governance quello che nel paragrafo sulla strategia è individuata quale “terzo pilastro” per il futuro del Carmine e al contempo all’ampliamento delle aperture al pubblico del complesso monastico per visite, in autonomia o guidate.