Il luogo
Questo ambiente, in origine la cucina a servizio del refettorio del Monastero, dal 1996 è stato utilizzato come spazio per i camerini degli attori. Nell’odierno
riordino complessivo degli spazi, è stato trasformato in foyer-biblioteca: da una parte il luogo dove gli spettatori attendono prima di entrare in sala per lo spettacolo, dall’altra, su un apposito soppalco, il posto per la consultazione dei testi della Biblioteca Teatrale Eurasiana.
Gli interventi
lavori hanno comportato la realizzazione di un isolamento controterra e l’installazione di un pavimento radiante. Si è proceduto al risanamento e al consolidamento degli elementi edilizi e delle decorazioni scultoree. Particolare cura è stata posta nella conservazione e valorizzazione degli intonaci
originali. Lo spazio è stato allestito con un soppalco in carpenteria metallica e una particolare scaffalatura, sempre in carpenteria metallica, destinata ad ospitare i libri. Il locale è stato dotato di un nuovo servizio igienico. La sostituzione dei serramenti opachi con nuovi serramenti vetrati ha permesso alla luce naturale di entrare nell’ambiente, migliorando la qualità e la fruibilità dello spazio.
Tutti i teatri-laboratorio come il Tascabile costruiscono all’interno della loro casa un fondo librario, che per il TTB è rappresentato dalla Biblioteca Teatrale Eurasiana (BTE).
Il foyer del teatro ospita la Biblioteca Teatrale Eurasiana (BTE) di proprietà dell’UniBg, inserita nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).
La BTE è nata da un primo nucleo di volumi appartenuti al leader e fondatore del Teatro Tascabile Renzo Vescovi, a cui si è aggiunto nel 2019 il fondo Nicola Savarese, grande studioso di spettacolo, e in particolare dei rapporti tra teatro orientale e teatro occidentale.
Attualmente è possibile consultare i circa 4000 volumi che la compongono, in un’area soppalcata del foyer su cui sono allestite 6 postazioni di lettura adatte ad ospitare studenti e studiosi italiani e stranieri.
È un progetto in crescita: è prevista infatti l’acquisizione di altri due importanti fondi: la biblioteca personale di Eugenio Barba, direttore dell’Odin Teatret (DK), e quella di Ferdinando Taviani, forse il più importante studioso di teatro della sua generazione.