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Domenica 19 novembre 2023, si terrà una giornata di festa e condivisione a conclusione della seconda edizione de “Il Mantello di Arlecchino”, il progetto di teatro e arte visuale che ha visto la realizzazione dell’opera d’arte relazionale di Kaarina Kaikkonen “Waves of Life”, grazie al coinvolgimento attivo degli abitanti di Borgo Santa Caterina e di Borgo Pignolo che hanno donato le proprie camicie e le storie di esse.
La giornata si apre alle 16.30, in Sala Galmozzi, con Kaarina Kaikkonen, che racconterà il percorso e la poetica della sua opera “Waves of Life” esposta sulla facciata dell’Ex Centrale Telefonica di via Tasso per più di tre mesi.
A seguire, presso il Cinema Capitol, la proiezione della prima del film di Alberto Valtellina, “Kaarina onde vita camicie”, testimonianza del lavoro che ha portato alla realizzazione dell’opera dell’artista finlandese.
La giornata si chiude in Sala Galmozzi con un brindisi ed un saluto.
Il Mantello di Arlecchino è un progetto ideato dal TTB Teatro tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche, realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, in collaborazione con le Reti di Quartiere, condiviso con HG80 impresa sociale, finanziato dal Bando Capitale della Cultura 2023 di Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle comunità Bergamasca e Bresciana.
Programma della giornata
h.16.30 – Sala Galmozzi – Incontro di chiusura sul “Mantello di Arlecchino” 2023
h.18.30 – Cinema Capitol – Film “Kaarina onde vita camicie”
A seguire – Brindisi in Sala Galmozzi
Sinossi del Film
La storia è quella dell’imprevedibile incontro tra l’artista visiva finlandese Kaarina Kaikkonen e un gruppo teatrale italiano, il Teatro tascabile di Bergamo, per la realizzazione di un’opera d’arte partecipata. Attraverso le immagini degli incontri, delle interviste, dei racconti, delle pratiche di “baratto culturale” per la raccolta delle centinaia di camicie che hanno formato l’opera e della sua complessa costruzione. Il film mostra quel che il lunghissimo lavoro preparatorio ha saputo creare o far rivivere: relazioni, memorie personali, affetti, scambi. Un triplice ritratto: dell’artista visiva, del gruppo teatrale e della comunità che ha accettato la relazione. Un tessuto vivo. Il teatro, ci racconta questo film, non è necessariamente un evento effimero, è anzi un’arte “con la coda”, che vive a lungo in quel che ha attivato.
Informazioni
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