FILM DEL TASCABILE


Beppe Chierichetti Attore (2025)

Trailer

Questo è il quarto film che fai sulla  vita o sull’opera del TTB. Una ventina di anni di lavoro. Cosa hai raccolto in questo lungo percorso?

“Ho prodotto quattro film in collaborazione con il Teatro Tascabile. In realtà cinque ma uno è stato “boicottato” dal gruppo. “Il dono di Arjuna” e “In balìa di voi stessi”, dopo quindici anni sono ancora una testimonianza significativa di un periodo particolare della vita del TTB. Mi sono reso conto, al montaggio del film “Beppe Chierichetti. Attore”, che ricordavo perfettamente ogni inquadratura dei due film precedenti. Ho inserito inevitabilmente qualche highlight da entrambi perché Beppe non si curava della macchina da presa e aveva una presenza così giustamente cinematografica che il film si faceva da sé. Mi bastava inquadrare come si deve (comme il faut) e seguire l’azione. Lavorare con il TTB è una gioia per chi ama la precisione estrema e sa che il risultato finale sarà analizzato in modo chirurgico, acquisito e digerito solo con il tempo. C’è un bellissimo momento nel film di Pedro Costa su Danièlle Huillet e Jean-Marie Straub al montaggio, in cui dopo una lunga discussione su un taglio, si rendono conto che le due rispettive proposte differiscono di un solo fotogramma. Ecco, lavorare a un film per il TTB è avere grande attenzione al fotogramma, per questo poi ricordo ogni inquadratura, utilizzata o non utilizzata. Il film “boicottato” iniziava con la mia voce fuori campo che pacatamente constatava una certa incomprensione reciproca. Forse questa ricerca, a tratti ostinata a tratti meno, di una reciproca comprensione ha permesso il lungo e articolato percorso di collaborazione. Jusqu’ici tout va bien.” (Alberto Valtellina)

Sinossi
Frammenti di vita di Beppe Chierichetti, attore del Teatro tascabile di Bergamo. Gli inizi nelle Marche, l’arrivo a Milano, il calcio, le amicizie, la laurea in ingegneria chimica, la scelta del teatro contro i desideri della famiglia, l’incontro con Renzo Vescovi e il TTB, il teatro di parola, il terzo teatro, il teatro di strada e l’acrobatica, la musica tradizionale, l’incontro con l’India alla fine degli anni Settanta: il Kathakali, poi l’Opera cinese. Attraverso le voci degli amici e i filmati d’archivio il film apre qualche piccolo sipario su cinquant’anni dedicati al teatro da un uomo con un carattere difficile, rigoroso e severo e allo stesso tempo vivace, solare e a tratti giullaresco. Un uomo imprendibile.

Crediti
Un film di Alberto Valtellina Con Beppe Chierichetti, Sandro Lombardi, Massimo Chierichetti, Gedeone Tonoli, Roberta Carreri, Maurizio Buscarino, Caterina Scotti, Luigia Calcaterra, Tiziana Barbiero, Mirella Schino, Else Marie Laukvik, Kalamandalam John, Marta Suardi, Clara Rigoletti, Ruben Manenti, Alessandro Rigoletti.

Riprese e montaggio Alberto Valtellina.
Materiali d’archivio: Archivi Teatro tascabile di Bergamo, Cinescatti – Fondo Andreina Moretti, Claudio Coloberti.
Produzioni Alberto Valtellina per Teatro tascabile di Bergamo.

Da Stanislavskij al terzo teatro. Nostalgia del paradiso. Racconti in luogo di una conferenza di Franco Ruffini (2025)

Franco Ruffini è tra i massimi esperti italiani di Stanislawskij e contemporaneamente del movimento dei gruppi degli anni settanta.  Lei lo ha sentito dal vivo. Noi lo sentiremo attraverso il suo film. Ci racconta cosa le ha dato?

“Mi ha offerto strumenti concreti: la limpidezza del suo pensiero e il suo modo di affrontare i problemi del teatro – e non solo – con quella precisione che lui stesso chiama “con il filo a piombo”. Chi ha assistito ad una sua lezione sa bene cosa intendo. Ti conduce oltre quello che si sa, verso un orizzonte di osservazione che, una volta che ti viene mostrato, non riesci più a ignorare. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di ascoltarlo più spesso: ho sempre l’impressione di ricevere il distillato di una conversazione intima, quotidiana, con i maestri di cui parla. Alcuni di loro – primo fra tutti Eugenio Barba – sono legati in modo profondo alla sua storia personale e intellettuale. Sono storie di vite nel teatro che entrano nella Storia. Franco Ruffini insegna anche quando non lo fa, ad esempio con la sua capacità altissima di autodisciplina. Quindi sono stata felice di poter condividere, almeno in parte, questa esperienza di ascoltatrice che per me è preziosa. Ma non è stato per nulla semplice, né per me né per lui. Entrare nella sua casa, scombinare le sue abitudini e non essere solo ricettiva ma anche la persona che stava filmando, che a volte lo disturbava… eppure lo rifarei e, in tutta sincerità, sono certa che anche lui lo rifarebbe” (Chiara Crupi)

Sinossi
Il film consiste in una  lunga “lezione”, divisa in tre episodi, che segue alcune salienti vicende e figure del teatro del Novecento di cui Ruffini è profondo conoscitore e maestro. I racconti, della durata di circa 40 minuti ciascuno, sono i seguenti:
1 – Da Londra a Mosca. Inferno e Paradiso del teatro
2 – Da Konstantin Alekseev a Konstantin Stanislavkij. Storia di un infiltrato
3 – Dal “teatro povero” al Terzo Teatro. Altri paradisi
I tre racconti, corredati da materiali fotografici, rivelano, in sintesi, alcuni aspetti della schietta e originale visione della maturità dello studioso rispetto al “suo” Novecento teatrale in confronto dialettico con gli studi contemporanei e in dialogo con gli artisti di cui segue le tracce.
Realizzato a Roma in dieci giorni di riprese nell’arco di un mese, il film vuole anche offrire, a latere, un ritratto ravvicinato dello studioso nel suo ambiente quotidiano, tra libri, appunti e riflessioni, cercando di cogliere rituali, consuetudini e peculiarità dell’organizzazione del pensiero di una delle menti più raffinate e cardinali degli studi teatrali contemporanei.

Crediti
Il documentario è prodotto dal Teatro tascabile di Bergamo e si inserisce nel complesso di attività e conferenze dal titolo: “L’Età forte” (per il progetto internazionale #tuoCarmine 2025) – dedicato a Renzo Vescovi, regista, direttore artistico, leader, teorico e pedagogo del Teatro tascabile  a vent’anni dalla sua morte e a Beppe Chierichetti, attore del TTB, scomparso cinque anni fa.

Regia, riprese e montaggio sono di Chiara Crupi.

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